L’integralista

L’integralista è una persona di fede e come tale ha un solo credo: il suo è l’unico stile di vita degno di un vero amoventotense. E non è una questione di età, orientamento sessuale o religione. Semplicemente, “è”.

Nel momento in cui arriva sull’isola, chiunque lui sia e cosa faccia sul continente, l’integralista assume un codice comportamentale e di immagine inequivocabile e caratterizzante.

Ecco i tratti salienti che permettono di riconoscerlo:

  1. Per arrivare sull’isola esiste un solo mezzo di trasporto: il traghetto di linea, con la variabile, per il ritorno, dell’aliscafo (sempre di linea) dell’alba.
  2. Quando incrocia uno della sua stessa razza la parola d’ordine è: “Ah! E pure tu stai qua… E quanto stai?”. (Badate bene: è la domanda a fare l’integralista, non la risposta.)
  3. Le isole pontine sono… una: Ventotene. Perché si chiamino “pontine”, al plurale, non lo ha mai capito.
  4. Che siano pochi o innumerevoli gli anni da cui frequenta l’isola, quando è lì indossa una divisa, fatta sempre dagli stessi vestiti, perché lui/lei quelle cose le indossa solo quando è a Ventotene: lo stesso costume, la stessa maglietta, le stesse scarpe (quelli che ne fanno addirittura a meno sono ormai una specie protetta), lo stesso telo da mare.
  5. A cena, quando decide di andare fuori, sceglierà sempre e solo UN ristorante, perchè quello è l’unico che lui considera degno.
  6. Lo stesso vale per il caffè: si prende in un solo bar, anche se in questo caso, per indulgenza e pubbliche relazioni, ogni tanto si concede delle eccezioni (ma mai più di due a soggiorno sull’isola).
  7. L’alimentari a Ventotene è solo uno. Non è vero? Lui è pronto a giurarlo, e se ne hanno aperto un altro negli ultimi cinquant’anni lui non se ne è accorto.
  8. È pervaso generalmente da un sentimento nostalgico, cosa che non corrisponde necessariamente all’anzianità di militanza ventotenese: si può essere nostalgici anche solo con il sentito dire.
  9. Fuori stagione va a raccogliere gli asparagi selvatici, anche se spesso torna a mani vuote.
  10. Quando vede un pallone di Santa Candida non sa trattenere le lacrime.

P.S. Quest’anno l’integralista ha un nuovo argomento che lo tiene e lo terrà occupato: il rifacimento della piazza. Non è importante se gli piaccia o meno: l’importante è parlarne con un’estrema cognizione di causa, citando ricordi propri o sentiti ricordare, tesi di urbanistica, canoni estetici e chi più ne ha più ne parli.